Biografia
Si chiama Luciano De Barba, di Belluno. Già nascere in queste terre, dà una spinta diversa alla vita, puoi arrivare a odiare questi luoghi oppure amarli…
Luciano come detto nasce a Belluno, il 28/12/1962 ai piedi delle Dolomiti.
Nel 2003, inizia la sua connessione con l’arte della scultura, con il suo primo corso, al quale, fa seguito il secondo approdo, nell’anno successivo, con il Maestro e insegnante Leonardo Tramontin. In un crescendo di emozioni e consensi, nel 2006 partecipa al suo primo concorso di scultura a Ponte nelle Alpi (Arte nell’ambiente).
Arrivano simposi e tappe, che creano una maturità artistica. Il Triveneto, Recoaro Terme, Asiago, Belluno, Cordignano, Sappada, con riconoscimento di pubblico e giurie.
Non mancano nella sua attività numerose mostre personali, tra le quali Villa Rezzonico a Bassano del Grappa, On Art Gallery e Galleria Merlino a Firenze. In un quotidiano riconoscimento, delle sue opere, in ambito nazionale.
Al legno, come primordiale elemento delle sue opere, che nelle sue varie essenze rimane la materia preferita, si insinua, la creta, che svolge un importante collegamento alla ricerca di nuove armonie intrecciate, e imprigionate, a perfezionare nuovi dettami, alla scultura lignea, abbracciando così le origini dell’universo. Cuore e terra, acqua, elementi da cui attinge memoria e struttura.
Che diventano parte integrante delle sue opere, senza trascurare, l’uso del colore e delle patinature, per conferire ulteriore finitura a risaltarne la bellezza.
Approdano da alcuni anni, creazioni nuove. Lampade, specchi e vari componenti d’arredo, in una simbologia di territorio e legame con il vissuto, arcaici elementi ad imprigionare, luce e sensazioni, a favorire distensione e benessere, con pezzi raccolti sul greto del Piave, a dare armonioso legame nelle nostre abitazioni, con essenze che sprigionano naturale fascino.
Il circuito- Carta Qualità del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi- Lo ha inserito, nella categoria scultura e artigianato artistico. Confermando le caratteristiche a lui conferite, attraverso le sue opere
“Vincenza Squillacioti”
“Io li amo. Ho un rapporto con la natura circostante che mi è entrato nelle vene. Il rispetto e l’armonia delle forme lo riporto nelle mie sculture, e dopo avere vagato tra lande boschive, e assennati torrenti, e non meno sugli argini del Piave, torno alla mia tana, per esprimere e consolidare le mie emozioni, le mie impressioni.”
Da un pezzo di legno può nascere un fiore.
Io in un tronco, o semplicemente una pietra ci raccolgo emozioni profonde, che si tramutano
in sculture, le quali prendono sovente sembianze femminili, in rapporto con la madre terra, che nulla distrugge e tutto protegge. Nel dare corpo al mio vedere, mi avvalgo di materie prime, che imprimono in me, il collegamento con ciò che mi circonda, un sasso, piuttosto che una manciata di terra evocano in me un rapporto ancestrale con le mie origini-
“Io li amo. Ho un rapporto con la natura circostante che mi è entrato nelle vene. Il rispetto e l’armonia delle forme lo riporto nelle mie sculture, e dopo avere vagato tra lande boschive, e assennati torrenti, e non meno sugli argini del Piave, torno alla mia tana, per esprimere e consolidare le mie emozioni, le mie impressioni.”
Da un pezzo di legno può nascere un fiore.
Io in un tronco, o semplicemente una pietra ci raccolgo emozioni profonde, che si tramutano
in sculture, le quali prendono sovente sembianze femminili, in rapporto con la madre terra, che nulla distrugge e tutto protegge. Nel dare corpo al mio vedere, mi avvalgo di materie prime, che imprimono in me, il collegamento con ciò che mi circonda, un sasso, piuttosto che una manciata di terra evocano in me un rapporto ancestrale con le mie origini-
Luciano come detto nasce a Belluno, il 28/12/1962 ai piedi delle Dolomiti.
Nel 2003, inizia la sua connessione con l’arte della scultura, con il suo primo corso, al quale, fa seguito il secondo approdo, nell’anno successivo, con il Maestro e insegnante Leonardo Tramontin. In un crescendo di emozioni e consensi, nel 2006 partecipa al suo primo concorso di scultura a Ponte nelle Alpi (Arte nell’ambiente).
Arrivano simposi e tappe, che creano una maturità artistica. Il Triveneto, Recoaro Terme, Asiago, Belluno, Cordignano, Sappada, con riconoscimento di pubblico e giurie.
Non mancano nella sua attività numerose mostre personali, tra le quali Villa Rezzonico a Bassano del Grappa, On Art Gallery e Galleria Merlino a Firenze. In un quotidiano riconoscimento, delle sue opere, in ambito nazionale.
Al legno, come primordiale elemento delle sue opere, che nelle sue varie essenze rimane la materia preferita, si insinua, la creta, che svolge un importante collegamento alla ricerca di nuove armonie intrecciate, e imprigionate, a perfezionare nuovi dettami, alla scultura lignea, abbracciando così le origini dell’universo. Cuore e terra, acqua, elementi da cui attinge memoria e struttura.
Che diventano parte integrante delle sue opere, senza trascurare, l’uso del colore e delle patinature, per conferire ulteriore finitura a risaltarne la bellezza.
Approdano da alcuni anni, creazioni nuove. Lampade, specchi e vari componenti d’arredo, in una simbologia di territorio e legame con il vissuto, arcaici elementi ad imprigionare, luce e sensazioni, a favorire distensione e benessere, con pezzi raccolti sul greto del Piave, a dare armonioso legame nelle nostre abitazioni, con essenze che sprigionano naturale fascino.
Il circuito- Carta Qualità del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi- Lo ha inserito, nella categoria scultura e artigianato artistico. Confermando le caratteristiche a lui conferite, attraverso le sue opere